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Quali cellule staminali vengono utilizzate presso la Vostra clinica (cellule staminali adulti, cellule staminali del midollo osseo, cellule staminali del sangue ombelicale, cellule staminali embrionali)?
Utilizziamo cellule staminali embrionali (in vivo) in 7° - 12° settimana di gestazione provenienti da aborti legali e sottoposti ad un controllo di sicurezza reiterato. Essi conservano proprietà pluripotenti. Queste cellule sono le più attive in vari stati e malattie.
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In che consiste il vantaggio dell'utilizzo di cellule staminali embrionali (in vivo) in confronto al trapianto di cellule staminali di altri tipi (adulti, del sangue ombelicale, di origine animale)?
1. Queste cellule possiedono il potenziale proliferativo (capacità di divisione) più elevato.
2. L'utilizzo di queste cellule consente di evitare problemi legati alla compatibilità istologica. L'espressione degli antigeni di compatibilità istologica è sia assente sia minima. Inoltre, si assiste alla formazione di una tolleranza immunologica generale o selettiva. Non è necessario amministrare farmaci immunodepressivi. Al solito, queste cellule vengono accettate dall'organismo del ricevente.
3. Queste cellule conservano le proprietà pluripotenti fino alla 9° settimana di gestazione.
4. Hanno perso la capacità alla crescita illimitata.
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Esistono effetti collaterali del trattamento con cellule staminali embrionali (in vivo)?
Esistono indicazioni e controindicazioni all'utilizzo delle cellule staminali embrionali (in vivo). Sono state formulate dagli specialisti della Clinica EmCell. Gli effetti collaterali risultanti dall'utilizzo delle cellule staminali embrionali (in vivo) non sono stati descritti finora. Non ci sono effetti collaterali dell'utilizzo di cellule staminali embrionali (in vivo).
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Quanto tempo dura il trattamento?
Un ciclo di trattamento con cellule staminali embrionali dura da 2 a 5 giorni e dipende dalla diagnosi, dalla durata della malattia, dalla presenza di complicanze o di patologie associate. Per comunicare ad un paziente la durata del ciclo di trattamento dobbiamo possedere informazioni mediche di base sulla condizione del paziente.
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In che consiste la procedura di trattamento?
Cellule staminali embrionali vengono iniettate al paziente mediante fleboclisi a goccia oppure per via ipodermica nella parete addominale anteriore. Questa terapia non richiede nessun intervento chirurgico e viene tollerata bene dai pazienti.
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Quanti giorni bisogna restare in clinica dopo la terapia (riabilitazione)?
Siccome la terapia non prevede nessun intervento chirurgico od altre procedure complesse, non c'è bisogno di svolgere una riabilitazione legata alla la terapia.
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In che modo viene effettuata la terapia: in ambulatorio o in ospedale?
La terapia viene effettuata in ambulatorio 3 – 5 ore al giorno, pertanto i pazienti e le persone che li accompagnano vengono di solito alloggiati presso alberghi od appartamenti, e noi possiamo aiutarli a prenotare un alloggio. Durante la procedura di trattamento l'accompagnatore può restare con il paziente in corsia, sopratutto se il paziente ha bisogno di aiuto altrui. Solo in casi più gravi ricoveriamo il paziente in ospedale per osservarlo durante i periodi prima e dopo il trapianto.
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Può la terapia provocare la formazione di teratomi o di tumori?
I teratomi si formano solo in caso di utilizzo delle cellule staminali embrionali (in vitro) del periodo iniziale di sviluppo dell'embrione (in 1° o 2° settimana di gestazione). Queste cellule non sono state "istruite" nell'ambito dell'organismo, non hanno un programma di differenziazione e di morfogenesi e sono contrassegnate da una crescita non controllata. La nostra clinica utilizza cellule in 7° - 12° settimana di gestazione. Queste cellule sono già differenziate, sono state "istruite" nei foglietti embrionali e hanno perso la capacità di crescita illimitata e "conoscono" esattamente in quale tipo di cellule e di tessuto dovranno differenziarsi.
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Fra quale tempo si può già vedere l'effetto della terapia?
Riteniamo che il periodo post-trapianto si svolge in 2 fasi:
La I fase (quella di sospensione): quando vediamo subito – già alcune ore dopo il trapianto di cellule staminali embrionali (in vivo) – gli effetti dell' intervento. Descriviamo tali effetti come Sindrome di miglioramenti iniziali post-trapianto che include un miglioramento della condizione generale del paziente, una riduzione della debolezza, un aumento della capacità lavorativa, un miglioramento dell'appetito, una riduzione della temperatura corporea. Questa sindrome si manifesta in modo più marcato in pazienti affetti da malattie e da intossicazione grave. Inoltre, durante la I fase si osserva anche una Sindrome di cambiamenti psico-funzionali: meno manifestazioni di depressione, un miglioramento dello stato emozionale e dei processi cognitivi. La manifestazione di tali effetti è legata alla cascata citochinica (formazione di sostanze biologicamente attive: citochine, citochinine) entro 15 – 40 giorni.
La II fase (proprio effetti cellulari) comincia 1-2 mesi dopo il trapianto ed è legata all'aumento della massa cellulare dell'organo o del sistema da trattare, alla diminuzione delle manifestazioni cliniche della malattia, ad esempio, si osservano un'intensificazione dell'emopoiesi, un rafforzamento dell'immunità, un rallentamento della progressione della malattia, una diminuzione delle manifestazioni della distrofia di vari organi e sistemi, cioè cervello, fegato, i reni, pelle, intestino, cartilagini, ossa, cuore, vasi ecc., una diminuzione dell'attività infiammatoria, un aumento dell'indice di Karnofski e un miglioramento generale della qualità della vità.
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Quanto costa la terapia e che cosa include?
Prezzo del trattamento è definita da molti fattori quali: diagnosi, condizioni del paziente, numero e tipi di cellule, che vengono utilizzati durante il trattamento.
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In che modo si può pagare la terapia?
La terapia può essere pagata tramite bonifico bancario in base alla fattura emessa.
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Che cosa significa "terapia cellulare"?
La terapia cellulare è una disciplina medica moderna che studia le cellule staminali ed i modi di utilizzo clinico delle stesse. La presenza di una malattia o di uno stato caratterizzati da una perdita della massa cellulare è l'indicazione principale all'uso dei metodi della terapia cellulare.
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Tutti parlano delle cellule staminali, di che cosa si tratta?
Le cellule staminali sono precursori delle cellule specializzate che determinano il tipo del tessuto. Le cellule staminali devono rispondere ai criteri seguenti:
1. Capacità alla migrazione.
2. Ripartizione negli organi e nei tessuti.
3. Autorinnovamento, cioè la capacità di creare un clone, un pool, una famiglia con un determinato numero stabile di cellule.
4. Capacità proliferativa sotto l'influenza di citochine locali.
5. Capacità alla differenziazione.
6. Partecipazione alla morfogenesi (formazione del tessuto).
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Esistono cellule staminali nell'organismo umano adulto?
Nei tessuti dell'organismo umano adulto durante tutta la vita dell'uomo sono presente le proprie cellule staminali che rinnovano i tessuti e creano nuove cellule specializzate in cambio delle cellule morte in via naturale (questo fenomeno è chiamato apoptosi). Ad esempio, le cellule che formano la superfice interna dello stomaco vivono solo durante cinque giorni, mentre gli eritrociti che durante la loro vita percorrono per i vasi una distanza uguale a circa 2 mila chilometri vivono in media 120 giorni. L'epidermide si rinnova nel giro di due settimane. Gli scienziati più importanti ritengono che il fegato di un uomo adulto si rinnova nel giro di 300-500 giorni. Gli esempi citati sopra dimostrano l'intensità dei processi di rinnovo dei tessuti dell'organismo. Con l'invecchiamento dell'organismo il numero delle proprie cellule staminali cala. Così, un neonato ha una cellula staminale su 10 mila cellule del midollo osseo, un adolescente ne ha una su 100 mila, verso l'età di 50 anni un uomo ne ha una su 500 mila e verso l'età di 70 anni – una su un milione. Pertanto la ricostituzione del pool e l'aumento dell'attività delle proprie cellule staminali è oggi uno dei fattori più importanti per la soluzione dei problemi seguenti: come vivere senza malattie, come prolungare la vita, come rimanere giovani. Il potenziale colossale dei trapianto di cellule staminali embrionali nel trattamento delle malattie oggi incurabili (Sclerosi laterale amiotrofica, sclerosi multipla, cancro), nonché delle malattie ereditarie (miopatie di Duchenne e di Becker, atrofia muscolare spinale, disturbi congeniti del metabolismo ecc.).
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In che cosa sono simili e in che cosa sono diverse le cellule staminali e quelle adulte?
Già abbiamo parlato delle caratteristiche principali delle cellule staminali embrionali (in vivo) (ved. La domanda n. 2).
Il numero di cellule staminali negli adulti ed il potenziale proliferativo delle stesse è notevolmente minore. Esse contengono antigeni di compatibilità istologica, pertanto la scelta del donatore e del ricevente deve essere effettuata secondo il sistema HLA, inclusi antigeni individuali e metodi di immunosuppressione. Le cellule staminali degli adulti sono polipotenti, cioè possono proliferare e differenziarsi solo nei limiti di un germe.
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In che consiste la differenza tra cellule staminali embrionali (in vivo) e le cellule staminali embrionali (in vitro)?
1. Si differiscono per la durata di sviluppo (di gestazione).
2. Cellule in vivo: queste cellule vengono ottenute dalle zone germinali degli organi interni di un embrione "cadavere" durante il periodo embrionale dello sviluppo (in 7° - 12° settimana di gestazione), poi messe dentro contenitori dove sono prive della possibilità di dividersi.
Cellule in vitro: queste cellule vengono ottenute dalla blastocisti di un embrione artificiale in 5° - 8° giorno di gestazione durante il periodo embrionale iniziale e poi messe dentro recipienti in vetro di laboratorio per una coltivazione ulteriore (divisione e differenziazione). Queste cellule hanno la capacità di crescere in modo continuo e possono trasformarsi in tumori.
3. Ambi i tipi di cellule hanno proprietà di pluripotenza.
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In che consiste la differenza tra cellule staminali embrionali (in vivo) e le cellule del sangue ombelicale?
1. Il potenziale proliferativo di queste ultime è minore di quello delle cellule staminali embrionali (in vivo).
2. Hanno solo proprietà di polipotenza.
3. Le cellule staminali del sangue ombelicale hanno antigeni di compatibilità istologica, pertanto per agevolare la loro accettazione dall'organismo del ricevente si deve usare metodi di immunosuppressione.
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Quali sono le possibilità di utilizzo di cellule staminali embrionali?
La terapia cellulare è una scienza che si fonda sull'uso di un certo metodo. Il metodo viene usato quando si tratta delle malattie e degli stati il cui decorso è legato alla perdita della massa cellulare, pertanto questo metodo terapeutico è indicato per malattie numerosissime caratterizzate da una lesione di cellule e di tessuti, da una distrofia profonde degli stessi, dai fenomeni di ipotrofia e di atrofia.
Le nostre ricerche e la nostra pratica clinica da 15 anni hanno dimostrato l'efficacia dell'utilizzo di cellule staminali embrionali nel trattamento delle malattie più gravi dell'uomo. L'elenco non esauriente delle malattie include la sclerosi multipla, la sclerosi laterale amiotrofica, i morbi di Alzheimer e di Parkinson, la congestione cerebrale, traumi del cervello e del midollo spinale, la diabete mellita del 1° e del 2° tipo, malattie del miocardo, l'insufficienza cardiaca, malattie autoimmune ed ereditarie, affezioni del sangue, malattie degli occhi. Le proprietà uniche delle cellule staminali che consentono di creare nuovi tessuti dei tessuti lesi che prima erano ritenuti come danneggiati irreparabilmente hanno dato speranza a tanti pazienti che prima erano considerati incurabili. Inoltre, le cellule staminali embrionali (in vivo) sono eccezionalmente efficaci nei casi di invecchiamento.
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Esistono controindicazioni all'utilizzo delle cellule staminali?
Gli specialisti della clinica EmCell hanno formulato le indicazioni e le controindicazioni all'utilizzo delle cellule staminali. Le indicazioni per ogni singola malattia hanno un carattere concreto.
L'elenco di controindicazioni è limitato. Le controindicazioni principali sono seguenti:
1. Aggravamento della vascolite: capillarite, flebite, arterite (un trapianto di cellule staminali è possibile 3 mesi dopo una terapia attiva e una remissione).
2. Trombosi acuta (una terapia è possibile almeno 3-6 mesi più tardi).
3. Ipertensione marcata del piccolo circolo risultante da una vascolite, una trombosi o una pneumonia; evoluzione del cuore polmonare acuto o subacuto.
4. Mielocarcinosi, mielofibrosi.
5. Fase terminale delle malattie (intossicazione marcata, disturbi importanti del metabolismo e insufficienza degli organi interni).
6. Aggravamento delle infezioni croniche.
7. Malattie mentali (rischio di aggravamento).
Esistono anche alcuni controindicazioni per singole malattie, però vengono evidenziate nel corso dell'analisi della cartella clinica.
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Il vostro sito non dà informazioni sul trattamento delle malattie degli occhi. Potete curarle?
Curiamo con successo varie malattie degli occhi, ad esempio affezioni degenerative della retina nei pazienti sofferenti della diabete mellita, distrofia dell'epitelio pigmentato della retina, emoftalmo, morbi di Best e di Stattgart ecc., conseguenze dei traumi degli occhi, fenomeni dell'atrofia parziale e totale dei nervi visivi. L'informazione sul trattamento delle malattie degli occhi è in elaborazione e sarà presente sul sito quando tutti i dati saranno analizzati e ricapitolati.
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